La notte,
che non conosce tempo
né memoria,
si allunga
nella febbre dei ricordi
di una dubbia certezza,
trascorsa invano
a fabbricare sogni
e felici illusioni.
Altro non c’è
che il misterioso dono
della bellezza.
30 marzo 2018
note e divagazioni di un giornalista
Ieri ho pensato: viaggerò domani,/
domani tornerò su quei sentieri/
che ho percorso bendato fino a ieri/
pensando ad oggi e non vedrò domani.
Perché questa è la vita, non c’è scampo,/
camminerò bendato finché campo/
e se capiterà d’esser deluso/
avrò la nostalgia d’essermi illuso.
***28 febbraio 2016