Realtà e mito

 “Possiamo parlare della realtà solo miticamente” . In queste pagine ho messo una serie di pensieri e massime che ho liberamente estratto dal libro di Raimon Panikkar “Mistica pienezza di vita”, dove per mistica si intende l’esperienza personale del mistero che avvolge tutti, credenti e non credenti.*

Raimon Panikkar

Meditando Panikkar – 5

La realtà non è né soggettiva né oggettiva: è il nostro mythos

Non possiamo conoscere la realtà in quanto tale, dato che essa non è oggetto (di conoscenza). Ed è lei che ci permette di essere coscienti di ciò che il logos presenta alle nostre coscienze.

Ogni parola è parola all’interno di un mithos – questo “vento” che soffia dove, come e quando vuole – come suo orizzonte. Possiamo parlare della realtà solo miticamente.

L’esperienza dell’armonia è un’esperienza primordiale irriducibile all’unità e alla molteplicità. Coscienza della relazione “in sé” non in quanto enti che si realizzano.

La coscienza mistica è una coscienza amorosa.

Diamo per scontata la realtà quando indaghiamo su di essa. Affermando che la realtà è il nostro mithos diciamo che è la nostra presupposizione fondamentale che da un senso alla domanda su di essa.

L’esperienza mistica vede il tutto in una parte concreta della realtà. A questo tutto possiamo dare nomi diversi: Dio, il nulla, l’essere, anche se appare sotto le forme di Bene, Bellezza, Vita, Giustizia, Amore o altro – cui alcuni oserebbero aggiungere anche il Male.

IL MYTHOS E’ L’ORIZZONTE ULTIMO DI PRESENZA, IL PRIMO GRADINO DELLA COSCIENZA

 Per monoculturalismo si intende la credenza che una sola cultura (con le sue varianti accidentali) sia capace di cogliere la totalità della condizione umana.

Il mithos è come una cornice nella quale inseriamo tutto ciò di cui siamo coscienti grazie al nostro logos. Crediamo talmente in esso da non sapere nemmeno che vi crediamo.

Il mithos iniziale dal quale si parte già si sgretola per intromissione del logos, il quale però non si arresta finché non trova un altro mithos che non mette ancora in discussione. Demitizzazione e rimitizzazione. Dio come mithos primordiale.

La coscienza è il luogo in cui qualcosa ci si rende presente.

Questa coscienza di una presenza in quanto presenza e non in quanto intellegibile sarebbe la presenza opaca della mera esistenza di un “qualcosa” che non interpreta ma crede (mithos). Non posso comprendere qualcosa che non comprendo ma posso essere cosciente del fatto che non lo comprendo.

Nel mithos troviamo il nostro appoggio e non domandiamo altro. Questa fiducia nel mithos è la mistica. Che la parousia dei vangeli sia stata tradotta in avvento dalla cultura latina è segno della perdita di senso mistico ( e della tempiternità).

Voler provare l’esistenza di Dio con la ragione sarebbe puro razionalismo.

*Chi legittimamente teme l’arbitrarietà della mia selezione, sia pure priva di aggiunte e commenti, può consultare il testo di Panikkar “Mistica pienezza di vita”, edito da Jaca Book. Una breve presentazione dell’autore è nella pagina “Meditando Panikkar”. Un sito in cinque lingue cliccando qui

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