Roma, 7 maggio 20134 – “La rivoluzione della dignità” era il titolo della manifestazione organizzata dalla rivista “Left” e dal suo direttore Maurizio Torrealta, per un incontro del professor Stefano Rodotà, costituzionalista e politologo di grande prestigio, con il popolo della sinistra che lo avrebbe voluto oggi alla Presidenza della Repubblica. Al teatro Eliseo di Roma, nel pomeriggio del 2 maggio scorso, si è parlato a lungo di lavoro, eguaglianza, diritti, libertà e giustizia. Valori fondanti della Repubblica e della Costituzione, il rispetto dei quali rende oggi improbabile, tormentata e decisamente precaria una coabitazione tra il centrosinistra e l’attuale centrodestra guidato da Berlusconi al governo del Paese. Ciò è apparso con molta chiarezza sia nell’introduzione e nella replica di Rodotà, sia negli interventi di Pippo Civati (PD), Vito Crimi (M5S), Gennaro Migliore (SEL), Adriano Prosperi (storico),Francesca Redavid (FIOM), Antonio Di Luca (operaio), Andrea Ranieri (Left), Gherardo Colombo (ex pool Mani Pulite), Antonio Ingroia (Azione civile), Antonio Cofferati (PD), Giuseppe Giulietti (Articolo 21), Tana De Zulueta (Iniziativa cittadina europea per la libertà di informazione e il pluralismo dei media). Un collegamento audiovideo tecnicamente difettoso dalla sala con Sandra Bonsanti e Revelli ha purtroppo impedito l’utilizzo dei loro contributi in questa mia video-sintesi.
Quelli che…Rodotà
