Per festeggiare il Capodanno
in omaggio a tutti i lettori il volumetto
"Pensando in versi" (1988-2018)
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Nostalgia di futuro
Giorno verrà, se tu me lo rammenti/
che torneremo a quel villaggio antico/
verde di boschi e bianco di conventi/
dove il viandante è atteso come amico/
dove il grido è soltanto degli uccelli/
e il lamento notturno delle volpi,/
gli abitanti si chiamano fratelli/
e la campana sola batte colpi,/
dove regna rispetto e cortesia/
e il saper fare ciò che si conviene,/
dove la terra non è tua né mia,/
non ci son premi e non ci sono pene,/
dove governa sola la saggezza/
e ministro vuol dire servitore,/
per ammonire basta una carezza/
e si obbedisce solo per amore/
dove il piacere è sempre condiviso/
e ognuno porta il peso del vicino,/
dove si fa l’amore col sorriso/
e il saluto si fa con un inchino,/
dove ciascuno aiuta ed è aiutato,/
ciascuno chiede e ciascuno è servito/
e a chi con buona volontà è arrivato/
nessuno chiede da dove è partito./
Ognuno dona ciò di cui dispone/
e ognuno ottiene secondo il bisogno,/
chi sbaglia ammette che non ha ragione/
e la ragione non è solo un sogno./
Tutti sono filosofi e poeti/
e ognuno cerca dall’altro consiglio/
non ci son gradi e non ci son divieti/
non conta il nome né di chi sei figlio./
Ognuno sa che vuol vivere in pace/
non si affida a una sola verità,/
e dei misteri della vita tace/
o ragiona con gli altri in umiltà./
Non lo rammenti? Allora l’ho sognato/
oppure quel villaggio è dietro un muro/
e me lo sono solo immaginato/
confondendo il passato col futuro.//
15 febbraio 2006