di MICHELE SERRA (Informazione informazione)
Si capisce che l’insulto a freddo di Sallusti a Ingroia (“Sei un mascalzone!”) non sia piaciuto a quest’ultimo, che molto probabilmente deciderà di arricchire la già mirabolante collezione di querele (migliaia? milioni? miliardi?) del direttore del Giornale.
Ma gli appassionati del genere noir, che in Sallusti vedono la star più amata dai tempi di Bela Lugosi e Christopher Lee, avranno certamente potuto apprezzare la spettacolare sequenza nella quale, senza alcun percettibile trasalimento del viso – la cui fissità spiritata desta terrore perfino in fotografia – e senza che il gelido tono robotico della voce lasciasse presagire una così aspra impennata polemica, egli dà del mascalzone a Ingroia.
Gli schiamazzi in studio (si era dalla Annunziata, povera donna) hanno coperto le successive voci. Ma a freddo, rivedendo la breve sequenza, perfino Ingroia non potrà che ammirare la totale gratuità dell’insulto, diciamo la sua spettacolare insensatezza, come lo sputo in faccia a tradimento, o l’improvviso calcio nelle parti basse durante un duello tra fiorettisti. Insomma quelle doti che hanno fatto di Sallusti il divo incontrastato del giornalismo nero!