La verità non c’è
e quando c’è puoi già dire che è falsa.
Vera è l’imprecisione della freccia
che dirige al bersaglio
di poco deviando dalla sorte
di un cammino d’amore.
E dio non c’è, ma forse la creazione.
L’innocenza creativa del risveglio
che l’immagine piega,
quasi metallo fuso, alla sorpresa
musicale del verso.
Il gioco delle nuvole cangianti
contro il sole
in un cielo di aprile.
O il vento sbarazzino
che scompiglia le forme
e rovistando va la spazzatura
tra i cassonetti.
Errori del destino
che danno alla natura il divenire
e bellezza alla vita.
***30 aprile 2017