Elezioni: il voto “inutile” al senato

sondaggio sky tg24di Ferdinando Longoni, 29 gennaio 2013* – La situazione al senato dopo le elezioni potrebbe essere quella indicata nel quadro qui a fianco. Anche se i seggi del centrosinistra fossero 159 o 160 la situazione non sarebbe, nella sostanza, diversa.
Diventa fondamentale convincere gli elettori della sinistra che più sinistra non si può: se non se la sentono di votare PD, per lo meno votino SEL al Senato (e questo vale in modo particolare in Lombardia).
Ogni voto a Ingroia (specie al Senato) è un voto perso. So che gli elettori della sinistra estrema rifiutano di votare per il “meno peggio” (secondo il loro punto di vista), però disperdere il voto significa aiutare il “peggiore”. E’ questo che vogliono? Possibile che ogni volta si ripresenti sempre lo stesso problema? La storia non insegna niente? Guardino cosa succede a destra: litigano, ma si ricompattano tutti attorno a Berlusconi. E poi lavorare sugli indecisi e su quelli che a votare non vogliono andare. E anche sui grillini. Difficile, ma non impossibile.
La sola maggioranza relativa al Senato, o una maggioranza “risicata” come nel 2006, renderebbe inevitabile un accordo di governo con Monti o il ricorso a nuove elezioni (un disastro!).
Un accordo parlamentare con Monti su alcune riforme (p. es., legge elettorale, conflitto di interessi) sarà comunque inevitabile, anche con una solida maggioranza. Però un accordo di governo sarebbe meglio poterlo evitare. Sarebbe una paralisi.
* Caro Ferdinando, condivido tutto, tranne forse l’ultima frase, un po’ di ottimismo ci vuole (nandocan)

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