di Vittorio Di Trapani*

Sull’informazione e sull’approfondimento, la Rai si era impegnata ad assicurare una inversione di tendenza.
Ancora brucia il vuoto che si è creato il giovedì sera dopo la chiusura di Anno Zero. Oggi invece parte un nuovo talent show musicale, con un atto di autolesionismo: la scelta come partner ufficiale di una radio privata concorrente.
L’Usigrai non lascerà che la Rai venga stritolata tra il conservatorismo e il qualunquismo.
Altro che vendita e privatizzazione: il Servizio pubblico ha bisogno di idee, progetti e investimenti.
Noi faremo la nostra parte con il “coraggio del cambiamento”.* Segretario nazionale Usigrai